Pseudoartrosi

Pseudoartrosi

Pseudoartrosi

Pseudoartrosi, come e quando insorge.

Quando una frattura non riesce a calcificare in maniera corretta, seppur sottoposta alle più comuni metodiche terapeutiche moderne, trattasi di pseudoartrosi. In tale condizione il corpo umano non riesce nel processo di formazione del callo osseo, a causa dell’età avanzata, disturbi metabolici, l’assunzione di alcol e fumo, infezione o mancanza di vascolarizzazione.

Quali sono i sintomi?

I sintomi più comuni sono senz’altro il dolore, scricchiolii e la sensazione che le ossa non siano stabili e che pertanto si muovano.

Diagnosi

Quando il dolore persiste per più di sei mesi dalla frattura e non riesce a calcificare nei tempi biologici, l’ortopedico è in grado di confermare la pseudoartrosi da esami radiograci o più particolari come TAC o RMN (risonanza magnetica)

Trattamenti indicati

Le metodiche terapeutiche possono essere diverse:

– L’innesto di una porzione dell’osso del paziente direttamente nella zona della lesione.
– Inserimento di mezzi di sintesi come ad esempio piastre metalliche, viti, perni che vengono avvitati all’interno dell’osso per stabilizzare i frammenti.
– Applicazioni di magnetoterapia rigenerativa che stimolano la proliferazione degli osteoblasti (cellule attive del tessuto osseo) al fine di consolidare la formazione del callo osseo.

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